Non so valutare se Shanghai sia una città verde o meno. O
meglio, è inequivocabilmente un’unica colata di cemento, è una metropoli senza soluzione di
continuità, ma proprio in quest’ottica, non so perché, me l’ero immaginata meno
verde. Quello che la salva sono i viali alberati: tutto il centro, la
cosiddetta French Concession in
particolare, è caratterizzata di vie piene di platani, betulle, castagni,
alberi che da primavera ad autunno rendono piacevoli le strade. Se però butti
l’occhio sulla mappa della città, alla ricerca di parchi allora il discorso
cambia. Ci sono alcuni stitici fazzolettini di terra, tre o quattro mattonelle
un po’ più grandi, ma decisamente più periferiche, e poi il nulla. Però vi
ricordo che io vengo da Milano e se c’ una città che non pullula di verde è
proprio la mia. Ergo, se per voi Milano è verde, Shanghai lo è di più.
venerdì 28 settembre 2012
martedì 25 settembre 2012
UN GIORNO COME TANTI
Ho pensato di raccontarvi del fine
settimana che abbiamo appena passato in montagna:
la prima vera uscita vacanziera in Cina, per giunta in formazione
multifamiliare (quattro famiglie, otto adulti, sette bambine, un infelice bambino, tre van, un autista obeso). Ma in realtà non mi va più di tanto, forse perché avevo
fantasticato di corredare il post con tante fotografie della foresta di bambù,
ma poi ho dimenticato a casa la macchina fotografica e mi sono incazzata da
sola.
O forse perché è stato solo un bel week end con amici e con bambini
chiassosi, che – nonostante la pioggia – si sono divertiti parecchio e non c’è
molto di esotico da raccontare, se si esclude che abbiamo cenato in orari molto
cinesi, con cibi molto cinesi, preparati dalle ayi della casa che abbiamo
affittato. Ovviamente ayi molto cinesi pure loro, che si pulivano le unghie nei
pressi della carne del nostro barbecue e che lavavano le tovagliette della
colazione nello stagno limaccioso fuori di casa.
Ma che ci vogliamo fare? That’s
China.
Bisogna solo non pensarci e – tutto considerato – le cene così un po’ “cheratinate”
erano pure buone.
giovedì 20 settembre 2012
martedì 18 settembre 2012
COME CADERE DAL PERO E FINGERE CHE SIA TUTTO OK
Questa mattina ho
deciso di usufruire del servizio navetta che il compound mette a disposizione
di chi vuole andare in due o tre punti strategici del circondario
(supermercato, zona commerciale e via dicendo).
In genere non ci sale
quasi mai nessuno, ma questa mattina oltre a me c’erano altre due donne: una di
mezz’età, capello corto, brizzolato, occhialino, aria decisa e pratica,
verosimilmente americana e - scopro poco dopo - giornalista. L’altra, una bella
giapponese un po’ stralunata che manda i tre figli alla stessa scuola delle
mie, che quindi conosco di vista e saluto quotidianamente.
venerdì 14 settembre 2012
METTI UN POMERIGGIO A SCUOLA
L'altro giorno a scuola c’era il FALL FLOWER PLANTING DAY. Che detto
così sembra chissà che cosa.
Posso dirlo in serenità? Una cagata pazzesca.
mercoledì 12 settembre 2012
BISCOTTI CINESI
La ricetta per fare il biscotti
cinesi è semplice, ma impone di rispettare alcuni passaggi importanti perché
il risultato sia effettivamente quello desiderato.
Vediamoli insieme.
domenica 9 settembre 2012
CHI DI BARBIE FERISCE...
Ieri c’è stato il consueto picnic al parco dello zoo,
organizzato dalla scuola delle bambine, che di consueto ha essenzialmente la sfiga, perché – almeno fino ad ora – tutte le
volte che abbiamo preso parte ad eventi organizzati all’aperto, il tempo ha
fatto abbastanza schifo.
Ieri almeno non pioveva. Però c’era il cielo di Londra con
l’umidità di Jiakarta. Una figata, insomma.
venerdì 7 settembre 2012
LO STALKER
E’ entrato a casa nostra senza
invito.
E poi lo vedevi subito: entrava in tutte le
camere con quello sguardo furbetto e spaventato insieme, di chi è curioso
ma al tempo stesso non è molto a suo agio perché non si trova a casa propria.
Là per là mi sono detta che era una maleducazione legata all’età: è chiaramente
un pischelletto giovane giovane.
Le bambine non lo hanno nemmeno
accolto tanto bene all’inizio. Gli hanno gridato dietro le peggio cose. Poi
però, è tornato a trovarci, sempre senza chiedere il permesso, a modo suo
insomma.
Che disgraziato: andava e veniva sempre a suo piacimento. Alice un giorno l’ha pure preso per il bavero e l’ha
messo alla porta. Ma poco prima lo aveva anche accarezzato sulla testina.
Ieri abbiamo visto anche la sua
mamma, che però ha l’esperienza dalla sua e se ne rimane rigorosamente fuori,
per non disturbare. Mentre con lui non c’è proprio verso: un giorno lo becchi
in cucina, uno in bagno o vicino alla porta di ingresso. E hai voglia a
rispedirlo fuori.
Credo si stia affezionando a noi.
E un po’ noi a lui. Quando arriva chiamo le mie bambine e loro corrono da lui
tutte contente.
Non sappiamo mica come si chiama. Noi lo abbiamo ribattezzato
Jack.
martedì 4 settembre 2012
NUOVE LATITUDINI, NUOVE GEOMETRIE
Amore, cosa c'era oggi da mangiare a scuola?
La carne alla soia che non mi piace.
E basta?
No, anche gli spaghetti.
Wow spaghetti! E li hai mangiati?
No.
Perché?
Perché erano quadrati e neri.
La carne alla soia che non mi piace.
E basta?
No, anche gli spaghetti.
Wow spaghetti! E li hai mangiati?
No.
Perché?
Perché erano quadrati e neri.
domenica 2 settembre 2012
OROLOGIAO-AO-AO
Ho perso il mio orologio.
Il mio pregiatissimo e costosissimo orologio.
Quello che Andrea ha voluto a tutti i costi regalarmi per i miei “anta” perché riteneva che nella vita almeno un orologio BELLO ed importante dovessi averlo ed il momento fosse quello giusto.
Il mio pregiatissimo e costosissimo orologio.
Quello che Andrea ha voluto a tutti i costi regalarmi per i miei “anta” perché riteneva che nella vita almeno un orologio BELLO ed importante dovessi averlo ed il momento fosse quello giusto.
Iscriviti a:
Post (Atom)