Io, di mio, sarei pure
architetto.
Anzi, non è che sarei. Lo sono
proprio.
E’ che ho sempre quell’atteggiamento
difensivo, da cronica insicura, che mi fa pensare che ci sono ennemila persone
più brave di me a progettare, a presentare, ad impaginare, ad impiegare la
giusta tecnologia, in senso più lato a LAVORARE, quando semplicemente, in molti
casi, sono solo più bravi a vendersi.
E’ quella che mio marito chiamerebbe la Sindrome del questo-l’ho-fatto-io.